Hainz abbassa ritmicamente il piccone.
I muscoli gli dolgono.
Sono un falsario io, non un minatore!
Eppure qui sotto è nascosta la chiave per un futuro diverso.
O meglio, per l’unico futuro possibile ora che ha seguito questo gruppo di disperati.
Il piccone colpisce le pietre.
Lui ripensa ai codici miniati e alla biblioteca dove per la prima volta ha letto del diamante di Renah.
O esco di qui ricco o non ci esco affatto.
Sente il rumore secco di una cassa di legno.
Sposta le ultime pietre.
Rompe il coperchio e la apre.
Le mani si stringono su qualcosa di liscio, pesante.
I polpastrelli seguono il contorno dell’oggetto, migliaia di piccole sfaccettature.
Lo tira fuori.
Un diamante brilla nella sua mano.
Avevo ragione su quel dannato vecchio.
“Dammelo!” dice Wolfgang “quella pietra è mia!”
Hainz estrae il suo coltello.
“Fai attenzione vecchio.”
Wolfgang estrae la sua pistola.
“Fai attenzione tu.”
I due si scrutano.
“Se spari e manchi poi sei morto”.
“Se sparo non mancherò”.
Joahnn si fa avanti.
“Stiamo calmi ragazzi, dobbiamo uscire da qui per prima cosa.
A me non interessa nulla della ricchezza, devo solo uscire, il mio tempo sta finendo…
Terrò io la pietra e ve la darò appena fuori.”
I due lo guardano.
Poi lentamente abbassano le armi.
Hainz da la pietra a Joahnn che la infila in tasca.


23 - HAINZ

Hainz abbassa ritmicamente il piccone. I muscoli gli dolgono. Sono un falsario io, non un minatore! Eppure qui sotto è nascosta la chia...


Wolfgang osserva il giovane spaccare le pietre.
Quanti anni avrà?
Vent’anni?
Ha tutta la vita davanti.
Come ce l’aveva lui.
Cinquant’anni fa.
Quando venne buttato in questo buco.
Aveva sedici anni, ed era l’uomo più ricco di Altdorf.
Ora è un vecchio che ha passato cinquant’anni in prigione.
L'ultimo sopravvissuto della più grande rapina che l'Impero abbia mai visto.
Guarda Hainz sudare, mentre il piccone colpisce ritmicamente il terreno.
Chissà come l’ha scoperto?
Bhe non importa, di sicuro non ha idea di tutto quello che è nascosto qui sotto.
Fa qualche passo indietro, si appoggia al muro e con il piede sposta un sasso piatto.
Sotto c’è una scatola di ferro, ben schiacciata tra alcune pietre.
Con un gesto veloce si abbassa e la apre, dentro c’è un panno scuro.
Lo apre.
Una pistola bronzea fa bella mostra di se.

22 - WOLFGANG

Wolfgang osserva il giovane spaccare le pietre. Quanti anni avrà? Vent’anni? Ha tutta la vita davanti. Come ce l’aveva lui. Cinquant...

Dopo diversi metri nel buio Wolfgang si ferma.
Alza la torcia illuminando un passaggio nella roccia.
Senza dire una parola ci si incammina.
Gli altri due lo seguono.
Si ritrovano tutti e tre in una piccola caverna, dove l’acqua forma un’ansa tranquilla.
Davanti a loro un parete è franata.
“Merda!” impreca Wolfgang.
“Cosa c’è vecchio?” chiede Hainz.
Wolfgang si muove intorno alla frana.
“È franato tutto…”
“C’era un passaggio?” chiede Joahnn.


“Molto tempo fa forse” risponde Hainz “esattamente 50 anni fa”.
Wolfgang lo guarda, apre la bocca, ma poi decide di non replicare.
Hainz si muove nella grotta.
In un angolo c’è uno scheletro.
Il cranio completamente fracassato, a fianco un piccone è abbandonato nel terreno.
Hainz si gira verso Wolfgang.
“Dov’è?”
Wolfgang fa un cenno ad alcune pietre poco distanti.
Hainz prende il piccone e inizia a scavare.

21 - CINQUANT'ANNI FA

Dopo diversi metri nel buio Wolfgang si ferma. Alza la torcia illuminando un passaggio nella roccia. Senza dire una parola ci si incamm...


La torcia si fa tenue e la fiamma si spegne.
Ulrich usa il mozzicone per accendere la seconda, l’ultima.
Il corridoio si biforca nuovamente.
Alla loro sinistra si sente uno scrosciare d’acqua.
“Andiamo di qua” dice Wolfgang.
Gli altri lo guardano.
“È un fiume, la Dima probabilmente, esce in superficie”.
“Perché no? Proviamo.”
Il gruppo segue il vecchio baro.
Hainz si piazza proprio dietro di lui.
La marcia prosegue nel buio.
Wolfgang avanza spedito.
Il fiume fa un ansa, quindi sparisce sottoterra.




“Di qui non si avanza” dice Ulric sedendosi e iniziando a cambiare le fasciature approfittando dell'acqua fresca.
Gli altri si siedono vicino a lui.
“Io avanzo ancora un po’” dice Wolfgang.
Hainz scatta in piedi.
"Vengo con te".
Anche Joahnn si alza.
“Va bene, noi vi aspettiamo qui” dicono Mattheus e Ulrich.
Wolfgang guarda i due e poi si incammina.

20 - LA DIMA

La torcia si fa tenue e la fiamma si spegne. Ulrich usa il mozzicone per accendere la seconda, l’ultima. Il corridoio si biforca nuovame...


Il corridoio si congiunge a una grotta più vasta.
Alla loro sinistra, nel buio, vedono delle luci muoversi.
“E quelle?” bisbiglia Wolfgang.
“Tenete la torcia, vado a vedere” dice Ulrich.
Avanza a tentoni nel buio finchè distingue alcune figure con delle torce.
Guardie.
Le guardie stanno sistemando delle corde e piantando chiodi di ferro.
Sono ancora bloccati oltre la voragine.
Torna indietro.

“Siamo oltre la voragine, e le guardie sono ancora bloccate dall’altra parte" dice agli altri "ma si sono attrezzate, la supereranno presto."
Prende la torcia da Wolfgang.
"Dobbiamo sbrigarci a trovare un’uscita. Andiamo avanti”.

19 - GUARDIE

Il corridoio si congiunge a una grotta più vasta. Alla loro sinistra, nel buio, vedono delle luci muoversi. “E quelle?” bisbiglia Wolfga...

“Di nuovo questo simbolo” dice Ulrich.
“Già”.
“Ma tu sai che cosa significa?”
“Non ne ho idea, marchi simili portano sventura, lo sanno tutti”.
Ulrich si passa una mano sulla spalla per essere sicuro che sia ben coperta.
Una luce alle loro spalle li fa voltare.
Hainz e Mattheus appaiono nel corridoio con una corda in mano.
“E quella dove l’avete trovata?”
“Dopo ti diciamo”.
Hainz si lega la corda in vita e da l’altro capo a Ulrich.
Quindi si china sulla voragine.
“Joahnn adesso scendo a prenderti”.
Quindi si cala lentamente tenuto dagli altri tre.

Johann è su uno sperone di roccia.
Una bella fortuna.
Afferra il compagno che si aggrappa a lui con un gemito e da qualche strattone alla corda.
Poco dopo sono entrambi in salvo.
Mattheus si china su Joahnn e inizia a medicarlo.
Gli altri tornano a guardare il simbolo inciso sul muro.
Mentre gli fascia le costole l’occhio gli cade su una cicatrice scura, con vene rossastre, sotto l’ascella.
La linea frastagliata si allunga lungo il fianco, nera e dura al tatto.
“Cosa fai?” dice Joahnn allontanandogli la mano.
“Cosa è questa?”
“Una vecchia cicatrice, mi sono bruciato alcuni mesi fa”.
Johann si rialza, stringendo i denti.
“Grazie per le cure” dice.
Si dirige verso gli altri barcollando.
“Sto meglio, grazie per avermi salvato” dice al gruppo.
“Andiamo” dice Ulrich “Abbiamo perso fin troppo tempo”.

18 - IL SEGNO DEL CAOS

“Di nuovo questo simbolo” dice Ulrich. “Già”. “Ma tu sai che cosa significa?” “Non ne ho idea, marchi simili portano sventura, lo sanno ...


Mattheus è a fianco a Hainz entrambe guardano la scena davanti a loro.
Sulla pietra i corpi di alcuni ratti disegnano un cerchio, nel centro del quale c’è una corda arrotolata.
Mattheus rompe il silenzio.
“E questo cosa dovrebbe significare?”
Hainz non risponde.
La torcia illumina i cadaveri dei roditori.
La stanza è vuota, le creature sembrano morte da poco.
La corda è ben arrotolata, sembra quasi nuova.
“Cosa si nasconde in questo luogo, cosa sta succedendo?”.
“Non lo so, ma quella corda ci serve”.

Hainz scavalca il cerchio di topi e afferra la corda.

17 - OSCURI PRESAGI

Mattheus è a fianco a Hainz entrambe guardano la scena davanti a loro. Sulla pietra i corpi di alcuni ratti disegnano un cerchio, nel cen...

16 - SIMBOLI OSCURI

“Stai tranquillo Joahnn tra poco ti tireremo fuori” dice Ulrich all’oscurità. Da sotto proviene solo un flebile lamento. “Ulrich vieni a ...


Da questo lato del passaggio il terreno è pulito, niente ossa, niente resti di topi.
Mattheus e Hainz avanzano alla tenue luce della torcia.
Per terra ci sono i resti di alcuni binari in legno.
“Una miniera?” chiede Mattheus.
“Forse, ma le ultime miniere attive ad Altdorf risalgono più di duecento anni fa.”
“E tu come lo sai?”
Hainz stringe le spalle.
“Leggo molto”.
“Un tagliaborse che sa leggere?”
Hainz non risponde e va avanti.

Mattheus si affretta dietro di lui.
Sulla sinistra appare una galleria scavata nella pietra.
L’arco è sostenuto da alcune travi di legno.
I due entrano.
Hainz si blocca di colpo.
“E questo che diamine significa?!”
Mattheus entra alle sue spalle e sbianca in volto.

15 - LA MINIERA

Da questo lato del passaggio il terreno è pulito, niente ossa, niente resti di topi. Mattheus e Hainz avanzano alla tenue luce della torc...


 Ulrich atterra dall’altra parte, sanguinante.
Hainz e Wolfgang sono sul bordo del precipizio.
“Joaaaahnn” urla Hainz.
Mattheus si avvicina a Ulrich.
“Lascia che ti curi”.
Ulrich gli lancia un lungo sguardo poi si toglie la camicia imbrattata di sangue.
Mattheus guarda la macchia sulla sua spalla, sembra quasi un triangolo.



“Come te la sei fatta?”
“Ce l’ho fin da bambino”.
Mattheus non dice nulla e inizia a medicarlo.
“Joaaaahnn” continua a chiamare Hainz.
Poi si ferma.
“State zitti!”
Nel silenzio si sente un gemito.
Hainz si sporge con la torcia.
“Sono qui…” si sente mormorare da sotto.
Hainz si volta verso gli altri.
“Senza una corda non lo tireremo mai fuori.”
“E dove la troviamo una corda qua sotto?”
Davanti a loro il corridoio si biforca.

“Iniziamo a cercare…”

14 - VECCHIE CICATRICI

 Ulrich atterra dall’altra parte, sanguinante. Hainz e Wolfgang sono sul bordo del precipizio. “Joaaaahnn” urla Hainz. Mattheus si av...


“Questa è più piccola, vedo il bordo di là, saranno 3 metri”.
Dopo aver camminato per diversi metri davanti a loro è apparsa una nuova spaccatura nel terreno.
Il baro si sporge a guardare il buio.
“Non resta che saltare” dice Hainz "Vado avanti io."

Prende una lunga rincorsa e salta.
Atterra dall’altra parte senza danni.
“È fattibiliss…” sgrana gli occhi “Dietro di voi!” urla.
Tutti si girano, un enorme massa brulicante di roditori si avventa su di loro.

Ulrich afferra Wolfgang e lo scaglia oltre la voragine, il vecchio baro atterra come riesce con Hainz che lo aiuta.
Le creature si avventano sugli altri tre.
“Saltate!” urla Ulrich mentre con la torcia cerca di tenere le bestie a distanza.
Mattheus prende lo slancio e salta atterranno dall’altra parte.
I ratti affondano i denti nelle gambe scoperte di Ulrich e Joahnn.
Ulrich ne scalcia via un paio quindi fa cenno a Joahnn di saltare.

L’uomo salta.
Lo slancio però è troppo poco, sbatte contro il bordo di roccia.
Prova ad aggrapparsi piantando le unghie nella pietra.
Hainz si butta a tenergli un braccio.
Ma manca la presa.

Joahnn cade nel vuoto.

13 - LA CADUTA

“Questa è più piccola, vedo il bordo di là, saranno 3 metri”. Dopo aver camminato per diversi metri davanti a loro è apparsa una nuova sp...


Lo scricchiolare delle ossicina spezzate riprende ad accompagnare ogni passo.
“Ma quanti topi ci sono qua sotto?”
“Troppi, speriamo di trovare l’uscita prima che le torce si esauriscano”.
Davanti a loro il percorso si biforca.
“E ora?”
“Se mi sono orientato bene il passaggio di sinistra dovrebbe essere circa nella direzione della grotta che seguivamo prima” dice Hainz.
Ulrich si incammina.

Dopo alcuni metri una frana blocca il passaggio.
“E adesso?”
Hainz si inerpica sulla frana.
“Da quassù si può passare, venite!”
I quattro si arrampicano fin sopra e strisciano dall’altra parte.
Dietro il passaggio prosegue, tra stalattiti e umidità.
“Una pozza d’acqua” indica il vecchio baro prima di tutti.
“Bene” dice Ulrich.
Raggiunge la pozza e inizia a bagnarsi la ferita alla spalla inflittagli dai topi.
“E quella cos’è?”
Mattheus è apparso alle sue spalle.
Ulrich chiude veloce la camiciola.
“Nulla”.
“Ho visto qualcosa sulla spalla, un simbolo”.
“È solo una macchia della pelle, ce l’ho da quando ero bambino”.
“A me sembrava più un marchio e ho visto gente finire sul rogo per molto meno”.
“Non è un marchio! È una macchia! E poi si può sapere che ne sai tu?”
I due si scrutano.

Poi Mattheus fa un passo indietro e si allontana.

12 - IL MARCHIO

Lo scricchiolare delle ossicina spezzate riprende ad accompagnare ogni passo. “Ma quanti topi ci sono qua sotto?” “Troppi, speriamo di t...


“Fammi vedere la ferita”.
“No!”
Mattheus guarda il compagno.
“Stai gocciolando sangue, fammi dare un’occhiata”.
Johann stringe i denti per il dolore.
“Non è nulla, non perdiamo tempo”.
Mattheus lo guarda con uno sguardo penetrante.
Fa un passo verso di lui.
“Non ti avvicinare!”
Si blocca.
Ulrich li richiama all’ordine.
“Andiamo, quella creatura può trovare un’altra strada, dobbiamo allontanarci”.

Johann passa davanti a Mattheus senza una parola e il gruppo riprende la marcia.

11 - FERITE

“Fammi vedere la ferita”. “No!” Mattheus guarda il compagno. “Stai gocciolando sangue, fammi dare un’occhiata”. Johann stringe i denti...