"Eravamo tre giovani reclute alla loro prima vera battaglia, che cosa potevamo fare? All'inizio perdemmo la testa a causa delle shock, ma per nostra fortuna avevamo avuto un buon addestramento e facemmo affidamento su quello che avevamo imparato per reagire alla situazione. Ci trovammo sotto attacco da parte di un incrociatore federale classe Salamis con 4 Rb 79 Ball di scorta, cercammo subito di sparpagliarci e di rispondere al fuoco: io ero l'unico ad avere un mobile suit dotato di arma pesante, quindi attaccai la Salamis. La colpii un paio di volte ma non riuscii a danneggiarla seriamente, nel frattempo Christoph e Sophie attaccarono i Ball distruggendone uno. Eravamo comunque in una situazione disperata, quindi cambiammo tattica, decidemmo di attaccare i restanti Ball in corpo a corpo, questo ci avrebbe garantito un doppio vantaggio: la Salamis non ci avrebbe sparato per non colpire i propri mezzi e noi avremmo sfruttato la superiorità dei nostri Zaku nel combattimento di mischia. Il piano funzionò, armammo le asce termiche dei nostri Zaku ed attaccammo: Sophie e Christoph distrussero quasi subito i loro avversari e così anch'io..."
"Tutto bene, vuole fare una pausa?"
"... No, ce la faccio... ce la faccio. E' solo che ricordo ancora la scena, nonostante gli anni: sfrecciai col mio mezzo verso il nemico, lo colpii con l'ascia termica squarciando la carlinga del suo Ball, che quasi subito esplose,  per un attimo la sagoma del pilota risaltò nel flash dell'esplosione e sono sicuro che udii nella mia testa l'urlo di terrore di quel poveretto. Fino ad allora quando sparavo avevo sempre la speranza che il colpo danneggiasse solo il mezzo, permettendo al pilota di fuggire, ma in questo caso non avevo dubbi: avevo ucciso quell'uomo, e questa consapevolezza ancora mi tormenta anche nei sogni."
"Quando si combatte per la propria vita non si ha tempo di provare dubbi o rimpianti, è capitato a tutti."
"Già.... comunque non appena i Ball furono distrutti la Salamis ricominciò a spararci addosso con tutte le batterie di cannoni ed i missili, eravamo ancora in grave pericolo, fu Probst a tirarci fuori da quella situazione; raccogliendo il bazooka dello Zaku del sergente Huber e  lanciandosi contro la Salamis riuscì ad evitare il fuoco di sbarramento e ad arrivare all'altezza del ponte di comando della nave, poi sparando col bazooka al ponte di comando della nave, la danneggiò gravemente . La Salamis iniziò a sbandare e ad andare alla deriva, non avemmo però tempo di gioire, un missile aveva infatti colpito lo Zaku di Sophie: non era un danno troppo grave ma il suo mobile suit era comunque malridotto, non poteva rimanere nel bel mezzo della battaglia. Mi sganciai dal  combattimento per fornirle assistenza e vista la momentanea calma, ne approfittamo per ripiegare cercando di richiamare Probst, che sembrava ancora intenzionato a combattere."
"Il suo commilitone rischiava di rimanere tagliato fuori e di venire accerchiato."
"Infatti, per sua fortuna un ufficiale a bordo di un Gelgoog, che stava passando in quel settore, notò la cosa ed andò ad ordinargli chiaramente di ripiegare col resto della squadra, fu la fortuna di Probst."
"Sa chi era quell'ufficiale?"
"No, non esattamente, Probst ci disse che costui si era presentato come Tenente Matsunaga e che pilotava un mobile suit bianco, quell'uomo si allontanò immediatamente dopo aver impartito l'ordine e non ci seguì. Probabilmente, stava cercando di radunare quanti più soldati possibile o forse cercava di coprirci durante il ripiegamento, non so. In ogni caso dopo esserci riuniti trainammo il mobile suit di Sophie, e ci allontanammo dalla zona del combattimento, muovendoci lungo la superficie dell'asteroide raggiungemmo finalmente l'entrata della docking bay numero 23."
"A questo punto avrei bisogno di prendermi una boccata d'aria, le va se usciamo un momento?"
"Certo, mi sembra un'ottima idea"

7 - RIPIEGAMENTO.

"Eravamo tre giovani reclute alla loro prima vera battaglia, che cosa potevamo fare? All'inizio perdemmo la testa a causa delle shock, ma per nostra fortuna avevamo avuto un buon addestramento e facemmo affidamento su quello che avevamo imparato per reagire alla situazione. Ci trovammo sotto attacco da parte di un incrociatore federale classe Salamis con 4 Rb 79 Ball di scorta, cercammo subito di sparpagliarci e di rispondere al fuoco: io ero l'unico ad avere un mobile suit dotato di arma pesante, quindi attaccai la Salamis. La colpii un paio di volte ma non riuscii a danneggiarla seriamente, nel frattempo Christoph e Sophie attaccarono i Ball distruggendone uno. Eravamo comunque in una situazione disperata, quindi cambiammo tattica, decidemmo di attaccare i restanti Ball in corpo a corpo, questo ci avrebbe garantito un doppio vantaggio: la Salamis non ci avrebbe sparato per non colpire i propri mezzi e noi avremmo sfruttato la superiorità dei nostri Zaku nel combattimento di mischia. Il piano funzionò, armammo le asce termiche dei nostri Zaku ed attaccammo: Sophie e Christoph distrussero quasi subito i loro avversari e così anch'io..."
"Tutto bene, vuole fare una pausa?"
"... No, ce la faccio... ce la faccio. E' solo che ricordo ancora la scena, nonostante gli anni: sfrecciai col mio mezzo verso il nemico, lo colpii con l'ascia termica squarciando la carlinga del suo Ball, che quasi subito esplose,  per un attimo la sagoma del pilota risaltò nel flash dell'esplosione e sono sicuro che udii nella mia testa l'urlo di terrore di quel poveretto. Fino ad allora quando sparavo avevo sempre la speranza che il colpo danneggiasse solo il mezzo, permettendo al pilota di fuggire, ma in questo caso non avevo dubbi: avevo ucciso quell'uomo, e questa consapevolezza ancora mi tormenta anche nei sogni."
"Quando si combatte per la propria vita non si ha tempo di provare dubbi o rimpianti, è capitato a tutti."
"Già.... comunque non appena i Ball furono distrutti la Salamis ricominciò a spararci addosso con tutte le batterie di cannoni ed i missili, eravamo ancora in grave pericolo, fu Probst a tirarci fuori da quella situazione; raccogliendo il bazooka dello Zaku del sergente Huber e  lanciandosi contro la Salamis riuscì ad evitare il fuoco di sbarramento e ad arrivare all'altezza del ponte di comando della nave, poi sparando col bazooka al ponte di comando della nave, la danneggiò gravemente . La Salamis iniziò a sbandare e ad andare alla deriva, non avemmo però tempo di gioire, un missile aveva infatti colpito lo Zaku di Sophie: non era un danno troppo grave ma il suo mobile suit era comunque malridotto, non poteva rimanere nel bel mezzo della battaglia. Mi sganciai dal  combattimento per fornirle assistenza e vista la momentanea calma, ne approfittamo per ripiegare cercando di richiamare Probst, che sembrava ancora intenzionato a combattere."
"Il suo commilitone rischiava di rimanere tagliato fuori e di venire accerchiato."
"Infatti, per sua fortuna un ufficiale a bordo di un Gelgoog, che stava passando in quel settore, notò la cosa ed andò ad ordinargli chiaramente di ripiegare col resto della squadra, fu la fortuna di Probst."
"Sa chi era quell'ufficiale?"
"No, non esattamente, Probst ci disse che costui si era presentato come Tenente Matsunaga e che pilotava un mobile suit bianco, quell'uomo si allontanò immediatamente dopo aver impartito l'ordine e non ci seguì. Probabilmente, stava cercando di radunare quanti più soldati possibile o forse cercava di coprirci durante il ripiegamento, non so. In ogni caso dopo esserci riuniti trainammo il mobile suit di Sophie, e ci allontanammo dalla zona del combattimento, muovendoci lungo la superficie dell'asteroide raggiungemmo finalmente l'entrata della docking bay numero 23."
"A questo punto avrei bisogno di prendermi una boccata d'aria, le va se usciamo un momento?"
"Certo, mi sembra un'ottima idea"

4 commenti:

andrea ha detto...

Uhhh...battesimo del fuoco!

Mr. Mist ha detto...

Con il rischio molto grande di passare direttamente all'estrema unzione! XD

andrea ha detto...

In game... quanto hanno rischiato?

Mr. Mist ha detto...

Allora le possibilità erano a loro sfavore, almeno per il numero di nermici, c'è da dire che con la loro tattica ed il fatto che non volevo carcare troppo la mano, se la sono cavata bene.
Per il discorso danni io ho stabilito per ogni tipologia di mezzo delle % di integrità. Man mano chei punti struttura calano e si scende sotto una percentuale succedono cose brutte (in pratica malus cumulativi alle manovre). Nel caso specifico il mezzo di Sophie (il personaggio di Sara) ha subito un totale danno che l'ha portata quasi al 50% di integrità, considera Andrea che sotto il 20% il mezzo è compromesso irrimediabilmente e sebbene possa ancora operare, può comunque esplodere da un momento all'altro!
Quindi sì il rischio l'hanno certamente corso!