Todd osserva le pale del ventilatore che ruotano lentamente, creando un disegno psichedelico pieno di luci e colori di fronte ai suoi occhi. Nonostante questa mattina abbia aperto addirittura alle nove, un record per lui, non si è ancora fatto vedere manco uno straccio di cliente. Non importa, la sua cara amica metanfetamina gli sta tenendo ottima compagnia.
Il trillo acuto del telefono scuote il veterano dal suo trip. Dopo aver tentato di afferrare un paio di volte senza successo la cornetta, riesce ad ottenere la giusta coordinazione occhio-mano ed a rispondere. "Quick Money Pawn Shop al suo servizio! Cosa vuole impegnare o vendere?"
"Todd, sono O'Donnell".
"Buongiorno, capo! ... è ancora giorno?" chiede Todd, osservando la finestra per capire se il sole è ancora lì o se ha lasciato il posto alla luna.
"Dovresti smetterla di consumare la roba che produco, non giova agli affari".
"Non si preoccupi, O'Donnell. Sono lucido e reattivo! La sua ottima meta mi serve solo per non pensare ai fottuti Charlie".
"Non sei più in Vietnam, Todd, quante volte devo dirtelo?"
"Sì, giusto. Che le serve?"
"Ho riempito il furgone con il nuovo carico di meta, un sacco di buste pronte e confezionate per la vendita. Te l'ho lasciato al solito posto, tra gli alberi di Hickory Terrace. Sai cosa fare".
Todd strabuzza gli occhi, poi si volta a guardare il calendario. E' venerdì. E lo sceriffo non si è ancora fatto sentire per quel cavolo di problema; questo vuol dire che il deposito ha ancora i sigilli.
"Ecco, O'Donnell... a proposito del carico, ci sarebbe un piccolo problema..." inizia a dire il veterano, ma viene zittito dalla possente voce del suo interlocutore.
"Non ti pago per farmi raccontare i tuoi stupidi problemi, Todd" tuona il boss della droga. "Ti pago, e profumatamente se non erro, per risolverli".
Il veterano apre la bocca per parlare, poi decide di rimangiarsi la risposta. Anche sotto l'effetto della meta il suo cervello capisce che con O'Donnell è bene non discutere. "Tutto chiaro".
"Bene, ora sbrigati a trasferire la merce" sbotta l'uomo.
La linea viene interrotta prima che Todd possa replicare.

Todd raggiunge Hickory Terrace e si incammina tra gli alberi e gli arbusti. Il furgone bianco, con il logo blu di una sconosciuta compagnia di trasporti fallita qualche anno prima, è fermo sotto un cumulo di frasche, proprio come ha detto O'Donnell.
Il veterano si siede al posto di guida, estrae una bustina, riempie una pipetta di vetro e scalda il fondo con il suo vecchio zippo. I pensieri nella sua mente iniziano a farsi nebulosi.
Dato che non posso entrare nel deposito, devo trovare un altro posto pensa Todd, avviando il motore e dirigendosi tra i sobbalzi verso la strada. Giriamo un po' a caso, prima o poi mi verrà un'illuminazione!

06 - NON TI PAGO PER PENSARE

Todd osserva le pale del ventilatore che ruotano lentamente, creando un disegno psichedelico pieno di luci e colori di fronte ai suoi occhi. Nonostante questa mattina abbia aperto addirittura alle nove, un record per lui, non si è ancora fatto vedere manco uno straccio di cliente. Non importa, la sua cara amica metanfetamina gli sta tenendo ottima compagnia.
Il trillo acuto del telefono scuote il veterano dal suo trip. Dopo aver tentato di afferrare un paio di volte senza successo la cornetta, riesce ad ottenere la giusta coordinazione occhio-mano ed a rispondere. "Quick Money Pawn Shop al suo servizio! Cosa vuole impegnare o vendere?"
"Todd, sono O'Donnell".
"Buongiorno, capo! ... è ancora giorno?" chiede Todd, osservando la finestra per capire se il sole è ancora lì o se ha lasciato il posto alla luna.
"Dovresti smetterla di consumare la roba che produco, non giova agli affari".
"Non si preoccupi, O'Donnell. Sono lucido e reattivo! La sua ottima meta mi serve solo per non pensare ai fottuti Charlie".
"Non sei più in Vietnam, Todd, quante volte devo dirtelo?"
"Sì, giusto. Che le serve?"
"Ho riempito il furgone con il nuovo carico di meta, un sacco di buste pronte e confezionate per la vendita. Te l'ho lasciato al solito posto, tra gli alberi di Hickory Terrace. Sai cosa fare".
Todd strabuzza gli occhi, poi si volta a guardare il calendario. E' venerdì. E lo sceriffo non si è ancora fatto sentire per quel cavolo di problema; questo vuol dire che il deposito ha ancora i sigilli.
"Ecco, O'Donnell... a proposito del carico, ci sarebbe un piccolo problema..." inizia a dire il veterano, ma viene zittito dalla possente voce del suo interlocutore.
"Non ti pago per farmi raccontare i tuoi stupidi problemi, Todd" tuona il boss della droga. "Ti pago, e profumatamente se non erro, per risolverli".
Il veterano apre la bocca per parlare, poi decide di rimangiarsi la risposta. Anche sotto l'effetto della meta il suo cervello capisce che con O'Donnell è bene non discutere. "Tutto chiaro".
"Bene, ora sbrigati a trasferire la merce" sbotta l'uomo.
La linea viene interrotta prima che Todd possa replicare.

Todd raggiunge Hickory Terrace e si incammina tra gli alberi e gli arbusti. Il furgone bianco, con il logo blu di una sconosciuta compagnia di trasporti fallita qualche anno prima, è fermo sotto un cumulo di frasche, proprio come ha detto O'Donnell.
Il veterano si siede al posto di guida, estrae una bustina, riempie una pipetta di vetro e scalda il fondo con il suo vecchio zippo. I pensieri nella sua mente iniziano a farsi nebulosi.
Dato che non posso entrare nel deposito, devo trovare un altro posto pensa Todd, avviando il motore e dirigendosi tra i sobbalzi verso la strada. Giriamo un po' a caso, prima o poi mi verrà un'illuminazione!

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Guida piano e attento ai Charlie Todd!!

Ed intanto abbiamo conosciuto anche quella gran bella persona di O' Donnell senior!

Ale ha detto...

Ammiro la capacità di problem solving di Todd! :D
Si capisce perché O'Donnell lo paga profumatamente!

Nicholas ha detto...

Magari il problema si risolve da solo...

andrea ha detto...

... o magari ricade su qualcun altro.